Ci sono
comunque moltissime attività che non possono essere fatte da casa a partire da
quelle che riguardano la scuola dato
che la didattica a settembre è ripresa in presenza (salvo rotazioni al liceo con la didattica a
distanza e i casi di alunni o professori positivi) e la sanità ma anche tutto il comparto della sicurezza.
«Il
Governo - afferma il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri -
contrattualizzi lo smart working e favorisca il rientro dei lavoratori della
Pubblica amministrazione al lavoro garantendo la sicurezza negli uffici»: Il
Governo su questo tema, aggiunge, «è superficiale» perché non affronta il vero
tema. «Noi siamo perché i
lavoratori
rientrino tutti al lavoro, in piena sicurezza. I criteri
della sicurezza devono essere quelli previsti per il lavoro privato».
Su 3,2
milioni di lavoratori pubblici ci sono 1,2 milioni nell'istruzione e nella ricerca,
mentre 648.000 sono impegnati nella sanità e oltre 500.000 sono le forze
armate. di Matteo Guidelli. Stop alle
gite scolastiche e alle feste private, con una «forte raccomandazione» a limitare anche quelle in
casa con più di sei persone.
E ancora, stretta sulla movida e sui ricevimenti dopo le cerimonie e addio alle partite di calcetto e
basket tra amici. Prendono forma le misure del governo per
fronteggiare il rialzo dei contagi e nelle prossime ore il presidente del
Consiglio Giuseppe Conte firmerà il nuovo Dpcm.
È stato
lo stesso premier, assieme ai ministri degli Affari Regionali Francesco Boccia
e della Salute Roberto Speranza ad illustrare i nuovi interventi alle Regioni
dopo aver ribadito, a Taranto, le ratio seguita dal governo: interventi mirati
ora per evitare in futuro misure più drastiche. «Escludo
un lockdown
nazionale» ma «se la curva dovesse continuare a salire si potrebbe pensare a dei lockdown
circoscritti». Per evitare di richiudere tutto, però,
bisogna agire subito. Ecco perché il Dpcm prevede comunque delle limitazioni
che, come hanno ribadito più volte negli ultimi giorni fonti di governo vanno
ad impattare direttamente sulla vita delle persone.
Uno dei
punti più controversi riguarda le feste private. Nella
bozza presentata alla Regioni il governo vieta quelle nei locali aperti al pubblico ma rivolge anche una forte raccomandazione per quelle nelle case
private: se non si è conviventi non dovrebbero parteciparvi più di sei persone. È stato lo stesso Conte a spiegare che nell'esecutivo la
riflessione «è ancora in atto» poiché alcuni ministri - Speranza su tutti - vorrebbero vietare anche quelle in casa forti del fatto che il 77%
dei contagi avvengono in ambito
familiare.
La bozza
conferma invece le indiscrezioni che erano uscite in questi giorni per quanto
riguarda matrimoni, comunioni, cresime e funerali:
restano in vigore le regole dei protocolli già approvati per chiese e comuni ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti
successivi. Confermato anche lo stop agli sport
amatoriali di contatto. Significa niente più partite tra amici che non siano regolamentate. Il
Dpcm salva infatti gli sport a livello dilettantistico: potranno cioè continuare a svolgere le attività tutte quelle società che abbiano
adottato protocolli per limitare
i contagi.
Una
novità emersa nelle ultime ore riguarda la scuola: saranno vietate, finché la
situazione non migliorerà, gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e
gemellaggi. Arriva anche la stretta annunciata sui luoghi di
divertimento, per evitare assembramenti
di giovani. Alle 21 scatterà dunque il «divieto di sosta» davanti a quei locali che non
offrono posti a sedere mentre ristoranti, pub e locali che offrono servizio al tavolo dovranno chiudere a mezzanotte. Su questo punto
alcuni governatori hanno puntato
i piedi e lo stesso presidente dell'Anci Antonio Decaro ha chiesto di «lasciare i locali aperti»
anche oltre la mezzanotte, «perché se uno sta seduto mantiene il distanziamento». In ogni caso aumenteranno i controlli con la circolare del Viminale che ha
ribadito l'invito a sanzionare quei bar, pub e ristoranti che offrono le proprie
sale per «attività danzanti».
Il Dpcm
interviene poi sugli eventi sportivi. Non
cambia nulla per gli stadi mentre la capienza dei palazzetti viene portata al 15%, ma non oltre i mille spettatori. Limite a 200 persone per cinema, teatri e
sale da concerto, come restano
i mille spettatori all'aperto. Il governo dovrebbe intervenire sullo smart working, per potenziarlo e
portarlo nella P.a. al 60-70%, con un invito ad un rafforzamento anche nelle aziende private. Il trasporto pubblico locale è alla base
della richiesta arrivata da alcuni governatori, a partire da Luca Zaia. Se ci sarà un intervento per ridurre la capienza di bus e
metropolitane deve essere attivata la didattica a distanza per le scuole superiori.
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
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