mercoledì 21 ottobre 2020

Uccidiamo il mostro delle persone informate. Di Roberto Loddo


 


Leggo quotidianamente riflessioni strampalate da persone "informate sui fatti" sul possibile vaccino, sull'utilizzo delle mascherine, sull'efficacia delle strategie governative di contenimento al virus e sui reali numeri del contagio. Leggo queste cose consapevole che la situazione dei contagi e della capacità di contenimento delle terapie intensive è sempre più grave e alcuni amici a cui tengo molto hanno rischiato la loro vita.

Il filo che connette tutti questi ragionamenti sembra essere quello di considerare la verità scientifica una questione di secondaria importanza. Tutto ciò che proviene dai canali del ministero della salute, dal comitato tecnico scientifico dall'Organizzazione Mondiale della Sanità viene percepito solo sulla base di emozioni e di conseguenza vengono prodotte dichiarazioni che sono la sintesi delle ultime fake news di personaggi non in linea con la comunità scientifica.

Stiamo assistendo a qualcosa di veramente enorme e pericoloso, la crisi tra fatti oggettivi e reali e verità percepita. Purtroppo non ci sono solo coloro che fanno folklore nei siti antiscientifici nelle piazze terrapiattiste. C'è Trump nel Paese più importante del mondo, e in Italia c'è il primo partito nei sondaggi con buona parte della destra populista e intollerante che utilizza le false informazioni sul virus come strumento di costruzione del consenso.

Persone normali. Non complottiste. Uomini e donne, giovani e adulti, giornalisti, politici e persino medici che si sono fatti contaminare da una società sempre più mediatizzata. Persone normali e colte che hanno un buon livello di istruzione e che hanno deciso di informarsi solo attraverso il web, le catene di whatsapp e messenger. Un meccanismo perverso che di fatto ha messo nello stesso piano orizzontale di confronto l’autorevolezza del pensiero scientifico con l’opinione di fantomatici esperti di ogni cosa e che hanno reso equivalenti i fatti con le opinioni di chiunque passi per caso nello schermo di una TV o nella pagina di un giornale.

La vera sfida che abbiamo di fronte è liberarci di questo mostro che rende le persone "informate" e che continua ad alimentare i flussi ininterrotti di informazioni false e non verificate. Dobbiamo liberarci al più presto di tutti coloro che da posizioni di responsabilità politica, medica e giornalistica contaminano lo spazio del dibattito pubblico con informazioni e azioni completamente prive di una analisi effettiva sulla veridicità dei fatti reali.

Uccidiamo allora questo mostro che impedisce alle cittadine e ai cittadini la possibilità di creare una chiara visione dei fatti con argomenti razionali.

Roberto Loddo

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