mercoledì 5 agosto 2020

Si parla di “barchini” forse per distrarci dei discutibili finanziamenti della Regione Sardegna? Di Pier Franco Devias




Ha destato parecchie perplessità nei giorni scorsi la storia del finanziamento di 5 milioni e settecentomila euro da parte della Regione per gli eventi di Tursport. Si tratta di una serie di eventi di discipline "minori" organizzate da un comitato con a capo un romano, un siciliano e una genovese, la cui comunicazione ha creato un caso, perchè non si capiva bene di cosa si trattasse nel dettaglio. Ed è abbastanza inusuale, diciamo così, che si stanzi una montagna di soldi prima che si sappia dettagliatamente per che cosa.


Per ora pare che ci siano in programma alcuni eventi che - in teoria - dovrebbero richiamare grandi folle. Altrimenti mica gli daresti quasi sei milioni per tre anni, no? Tipo, il torneo di calcio da spiaggia da svolgersi a Olbia a dicembre, non ti piace? Si vabbè, giubbottino, magari ombrello, pallone da recuperare a Civitavecchia se c’è il solito vento, ma può darsi che qualche decina di migliaia di persone voglia prendere un po’ di fresco natalizio, cerchiamo di non essere prevenuti.


E dicevo, l’assessore Chessa ci mette la faccia e assicura che alla conferenza in programma per spiegare i dettagli ci saranno quelli del comitato organizzatore, ovviamente anche lui e, visto che si tratta di sport, pure quelli del Coni. Ma quelli del Coni avvisano e dicono che non andranno alla conferenza stampa, perché chiariscono di non avere niente a che fare con questa cosa. Chessa non ribatte e aspetta l’indomani. L’indomani fanno la conferenza stampa.


Alla conferenza (ieri) ci vanno i giornalisti, ci va il vicepresidente del comitato organizzatore… e basta. Il Coni non va, come già annunciato. E Chessa nemmeno, per “sopraggiunti impegni istituzionali”. Nella conferenza il rappresentante parla di eventi vari e garantisce almeno centomila presenze, ricchezze a valanghe, rilancio di tutti i settori, allungare la stagione ecc. Cose mai sentite, insomma. E a conferma di quanto diceva Chessa, sul rilancio dei centri più piccoli, il relatore annuncia gli eventi di Cagliari e Olbia. Piccoli villaggi dell’interno, insomma.


A quel punto, con sprezzo dell’evidenza, la pagina facebook di Chessa annuncia: “La presenza del Coni Sardegna alla conferenza stampa di oggi è sufficiente a smentire le tante cose inesatte”.
Ma la cosa inesatta è proprio che il Coni sia presente. Infatti oggi scrive ai giornali, ribadisce che non era presente e che non ha niente a che fare con questa questione, e diffida l’assessore dal continuare a presentarlo come parte in causa.

 

In tutto questo minestrone, con milioni di euro di nostra proprietà che vengono affidati con una gestione che definire imbarazzante sarebbe un eufemismo, l’opinione pubblica viene distratta dai media con le campagne mediatiche sui “barchini”. E te l’immagini che gli stessi che sui media abbaiano al barchino sono dello stesso giro di quelli che “finanziano eventi a gente”? Ai bambini quando li si vuole distrarre gli si dice “guarda l’uccellino”. Poi quando crescono basta dirgli “Guarda il barchino”. Da bambini, li chiamano “ingenui”. Da grandi è più appropriato “fessi”.

 

Pier Franco Devias

 


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