“Sono uno spirito libero, ad alcuni non piace, ma io sono fatta così.” (Lady Diana Spencer)
(31
Agosto 1997) In un incidente stradale
avvenuto nel tunnel de l'Alma, a Parigi, muore Lady Diana Spencer, il compagno
Dodi Al-Fayed e l'autista, Henri Paul. Tra le numerose ipotesi sono
formulate teorie su un complotto i cui mandanti sarebbero i membri della
famiglia reale inglese. Per partecipare
ai funerali, celebrati il 6 settembre nell'Abbazia di Westminster, si riversano
sulle strade di Londra circa 3 milioni di persone. Le esequie sono seguite
dalle televisioni di tutto il mondo.
Un'irriconoscibile
Mercedes blindata, con all'interno i corpi dei viaggiatori, è recuperata in
seguito ad uno spaventoso incidente stradale. Da allora, anche a distanza di anni, regolarmente si susseguono ipotesi
per spiegare l'incidente. Qualcuno sospetta addirittura che la Principessa
in quel periodo fosse incinta: il fatto che il principino William avrebbe avuto
un fratellastro musulmano, sarebbe stato (sempre secondo le ipotesi) disdicevole
per la famiglia reale.
Inizialmente
si optò per un funerale privato, poiché Diana non era più un'Altezza Reale, ma
l'improvvisa e inaspettata reazione del popolo britannico, in lacrime per la
perdita dell'amata principessa, spinse la casa reale a optare per i funerali di Stato. La regina Elisabetta,
che con tutta la famiglia era rimasta a Balmoral, in Scozia, dopo i ripetuti
attacchi da parte tanto della stampa quanto del suo stesso popolo (che la
accusavano di non mostrare rimorso per la morte di Diana), acconsentì a issare
a mezz'asta la bandiera sul palazzo reale e a tornare immediatamente a Londra. Il 5 settembre apparve in una diretta
televisiva dove rendeva omaggio alla nuora scomparsa, chiamandola "un
essere umano straordinario", che "nei momenti felici come in quelli
di sconforto, non aveva mai perso la capacità di sorridere, o d’ispirare gli
altri con il suo calore e la sua bontà."
Lady Diana sarà celebrata
per molti motivi, ma dal punto di vista storico è importante ricordarla per le
sue numerose battaglie (partendo dalla lotta per combattere l’emarginazione delle
persone affette da HIV per arrivare all’assistenza dei senza tetto di Londra). Inoltre Diana fu la più importante alleata
degli attivisti anti-mine, un’alleata dell’importanza insostituibile,
considerato l’impatto che riusciva ad avere sui mass media. Durante una visita,
che fu documentata dalla BBC con un documentario (Heart of the Matter), la
principessa fu fotografata mentre metteva la propria vita a rischio,
attraversando un campo minato bonificato di recente.
«Avevo
letto le statistiche secondo le quali l'Angola ha la più alta percentuale di
amputazioni al mondo», disse alle telecamere. «Che una persona su 333 ha perso
un arto, nella maggior parte dei casi per colpa dell'esplosione di una mina. Ma
non ero preparata alla realtà dei fatti». L'impegno di Diana per l'attività di
sminamento catturò l'attenzione del pubblico e, anni dopo l'inizio della
campagna da lei sponsorizzata, il sostegno alla causa continua. Grazie a lei ed alle sue amicizie, si
moltiplicarono gli attivisti e soprattutto si moltiplicarono i finanziamenti
per le ONG schierate sul campo.
Dopo la sua morte, Diana
fu tumulata nella proprietà di famiglia, ad
Althorp, in Northamptonshire, su una piccola isola nel mezzo di un laghetto
chiamata Round Oval. La cerimonia, in forma strettamente privata, ebbe
luogo subito dopo il funerale e vi presero parte l'ex-marito Carlo, i figli, la
madre ed i fratelli di Diana. Tra le sue mani fu posto un rosario, un dono che
Diana aveva ricevuto da Madre Teresa di Calcutta, che morirà pochi giorni dopo
di lei.
Nessun commento:
Posta un commento