lunedì 30 marzo 2020

Anche questa volta, Renzi Dimostra da che parte sta. Di Lliberu


Nel momento in cui tutti si affannano a chiedere il blocco delle attività e il rispetto delle regole di prudenza per scongiurare nuovi contagi del Coronavirus, c’è ancora qualcuno che non si piega dinanzi all’esigenza di tutelare la salute e la vita dei lavoratori e di tutti i cittadini. Anche questa volta Renzi non perde l’occasione per dimostrare da che parte sta, dalla parte dei padroni delle fabbriche e del capitale e non dalla parte dei lavoratori e dei cittadini.

Poco importa se fabbriche e negozi sono luoghi di maggior pericolo di contagio, poco importa se i lavoratori rischiano la loro salute e quella dei propri cari, ciò che importa è non fermarsi, continuare a guadagnare!

Mentre i lavoratori delle industrie ottenevano a suon di proteste la chiusura almeno di una parte delle produzioni e mentre tutti accusavano il governo di aver agito in colpevole ritardo, rendendosi responsabile della morte di migliaia di persone, l’ex primo ministro decideva di ostentare la propria fedeltà politica ai gruppi di potere che da sempre lo sostengono.


“Riaprire le fabbriche subito… la gente non può morire di fame in un'Italia ibernata per un altro mese” dice, “così si accende la rivolta sociale” e dà la carica: “le istituzioni devono agire senza perdere nemmeno un giorno”. Come se l’unica cosa che potesse fare il governo, per aiutare il popolo, fosse rimandarlo al macello nelle fabbriche, nei negozi, nelle scuole!


Non vede altre soluzioni il signor Renzi, non è possibile che lo Stato e il capitale finanziario si prendano in carico la fetta di popolazione danneggiata dall’epidemia. Non è possibile che chi ha lucrato per decenni sulle spalle dei lavoratori rimetta sul tavolo una parte del maltolto per affrontare la crisi.


È una visione certamente di comodo quella di Renzi, visto che a rischiare sarebbero i lavoratori mentre lui, senatore, rimarrebbe certamente lontano da pericoli. Ma è anche una visione pericolosa. Una riapertura prematura delle attività renderebbe inutili gli sforzi fatti sinora per rallentare i contagi e farebbe riesplodere i focolai e l’epidemia, spiegano i medici.

Mentre il mondo scientifico si affretta a condannare le parole di Renzi accusandolo di follia, irresponsabilità, populismo e trovate mediatiche della disperazione, spetta a noi prendere atto di quanto sia distante dal popolo certa classe politica.

Liberu - Lìberos Rispetados Uguales


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