Nel momento in cui tutti si affannano a chiedere il blocco delle attività
e il rispetto delle regole di prudenza per scongiurare nuovi contagi del
Coronavirus, c’è ancora qualcuno che non si piega dinanzi all’esigenza di
tutelare la salute e la vita dei lavoratori e di tutti i cittadini. Anche
questa volta Renzi non perde l’occasione per dimostrare da che parte sta, dalla
parte dei padroni delle fabbriche e del capitale e non dalla parte dei
lavoratori e dei cittadini.
Poco importa se fabbriche e negozi
sono luoghi di maggior pericolo di contagio, poco importa se i lavoratori rischiano la loro salute e
quella dei propri cari, ciò che importa è non fermarsi, continuare a
guadagnare!
Mentre i lavoratori delle industrie ottenevano a suon di proteste la chiusura
almeno di una parte delle produzioni e mentre tutti accusavano il governo di
aver agito in colpevole ritardo, rendendosi responsabile della morte di
migliaia di persone, l’ex primo ministro decideva di ostentare la propria fedeltà
politica ai gruppi di potere che da sempre lo sostengono.
“Riaprire le fabbriche subito… la gente non può morire di fame in
un'Italia ibernata per un altro mese” dice, “così si accende la rivolta
sociale” e dà la carica: “le istituzioni devono agire senza perdere nemmeno un
giorno”. Come se l’unica cosa
che potesse fare il governo, per aiutare il popolo, fosse rimandarlo al macello
nelle fabbriche, nei negozi, nelle scuole!
Non vede altre soluzioni il signor Renzi, non è possibile che lo Stato e il
capitale finanziario si prendano in carico la fetta di popolazione danneggiata
dall’epidemia. Non è possibile che chi ha lucrato per decenni sulle spalle dei
lavoratori rimetta sul tavolo una parte del maltolto per affrontare la crisi.
È una visione certamente di comodo
quella di Renzi, visto che a rischiare sarebbero i lavoratori mentre lui,
senatore, rimarrebbe certamente lontano da pericoli. Ma è anche una visione pericolosa.
Una riapertura prematura delle attività renderebbe inutili gli sforzi fatti
sinora per rallentare i contagi e farebbe riesplodere i focolai e l’epidemia,
spiegano i medici.
Mentre il mondo scientifico si
affretta a condannare le parole di Renzi accusandolo di follia,
irresponsabilità, populismo e trovate mediatiche della disperazione, spetta a
noi prendere atto di quanto sia distante dal popolo certa classe politica.
Liberu - Lìberos
Rispetados Uguales
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